Vieni a fare Trekking sul Gargano
Il promontorio del Gargano è una realtà multiforme per la ricchezza delle sue risorse che si mescolano tra di loro: dalla natura incontaminata alle tradizioni popolari, dall’archeologia alla storia e alla religione, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Il nostro intento è farti scoprire gli aspetti più inediti di questa splendida isola biologica, che ancora oggi ci permette di dimenticare i nostri ritmi di vita frenetici: quando entriamo in contatto con la natura, la nostra sensibilità si affina e un senso di pace e serenità ci avvolge.
I nostri percorsi
Sentiero dell’amore
Baia dei Mergoli/Vignanotia
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Il sentiero si snoda tra le due spiagge più affascinanti del Gargano, regalando scorci romantici e un paesaggio mozzafiato. Le falesie bianche, immerse nei colori intensi della macchia mediterranea che si tuffano nel blu del mare, si fondono con l’orizzonte, creando un connubio perfetto per chi ama la bellezza autentica della natura.
I laghi della Foresta Umbra
Parco Nazionale del Gargano
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Trekking ad anello di circa 10-11 km. Un percorso che attraversa i sentieri più belli della Foresta Umbra, un angolo di natura incontaminata. Cammineremo tra doline, alcune delle quali piene di acque meteoriche, dove gli animali al pascolo e la fauna selvatica si abbeverano. Questi luoghi, un tempo chiamati “cutini”, oggi sono piccoli laghetti che arricchiscono il paesaggio e l’ecosistema circostante.
La Costa dei Trabucchi
Tra natura e tradizione
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Alla scoperta della più antica tradizione marinara del Gargano. Il tratto di costa Peschici/Vieste, è uno dei più pittoreschi del Mediterraneo, qui da più di un secolo conficcati nelle rocce, sorgono i trabucchi, ragni di pesca, frutto dell’ingegno dei pescatori del luogo. L’itinerario trekking proposto è sito nel territorio di Peschici, visiteremo il trabucco di Mimì di punta S. Nicola e quello di Punta Manaccora. Al percorso si associa l’aspetto naturalistico per la presenza di macchia mediterranea.
Torrente
Romondato
Il Canyon del Gargano
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Un viaggio al centro della terra Garganica, alla scoperta dei segreti celati nelle rocce. Il Canyon del Gargano è un bellissimo torrente alluvionale modellato nel tempo dalla potenza dell’acqua, la caratteristica vegetazione a tunnel lo protegge dall’alto
Cuore della
Foresta Umbra
Cuoro verde incontaminato
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Questo sentiero ad anello, di grande valore naturalistico, attraversa quasi tutti i sistemi vegetativi della Foresta Umbra. Lungo il percorso si incontrano faggi vetusti, aceri, carpini bianchi e neri, corbezzoli, larici e pini neri, con spettacolari fenomeni di macrosomatismo arboreo e arbustivo, come nel caso dell’agrifoglio. Il macrosomatismo è la tendenza di alcune piante a sviluppare dimensioni eccezionalmente grandi rispetto alla norma, creando scenari unici e suggestivi.
Si consiglia di percorrerlo in autunno e in primavera, quando il bosco si colora di tonalità calde prima di spogliarsi o si riveste di un nuovo manto fogliare. Il tracciato è interamente sterrato e richiede una buona preparazione fisica.
L’Abbazia
della S.S. Trintà
Le orchidee del Gargano
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In primavera, il Gargano regala ai suoi visitatori la possibilità di ammirare splendidi fiori spontanei, tra cui le orchidee, veri maestri nell’arte della seduzione. Mattinata, in particolare, vanta una straordinaria varietà di queste affascinanti piante.
Il percorso inizia con la scoperta dei colori e dei profumi delle orchidee, fiori rari ed effimeri, proprio come tutte le cose più belle. Verso la fine dell’itinerario, raggiungeremo un luogo carico di storia: i resti dell’Abbazia della Santissima Trinità. Qui, tra le antiche vestigia del monastero, sarai avvolto dal fascino e dal mistero di un sito ormai conquistato dalla vegetazione.
Di fronte a te si estenderà un paesaggio di rara bellezza, immerso in una natura incontaminata, dove il tempo sembra sospeso e la frenesia della modernità lascia spazio alla quiete e alla meraviglia del luogo.
Tra Boschi
e Storia
Caritate/Petassa/Monte Calena
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Il percorso ad anello parte e termina alla caserma forestale di Caritate, un tempo utilizzata per la vigilanza dei guardiaboschi.
Il tragitto si snoda attraverso la cerreta garganica, un’area di transizione tra la macchia mediterranea costiera e le faggete della Foresta Umbra. Nella cerreta della Petassa sopravvivono antichi esemplari di pino d’Aleppo, testimoni delle pinete che un tempo ricoprivano il Gargano. Lungo il cammino si incontrano antiche piscine, invasi artificiali usati per raccogliere l’acqua piovana e abbeverare il bestiame. La presenza di boschi cedui, tagliati a rotazione, racconta la lunga storia di antropizzazione del territorio.
Le Torri
Saracene
Graffiti e Vegetazione Mediterranea
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Il percorso si svolge nel territorio di confine tra Peschici e Vieste, caratterizzato dai profumi della macchia mediterranea e dei pini d’Aleppo.
Partendo dalla baia di Sfinale, suggestiva insenatura delimitata sul lato sinistro da una torre di forma quadrata detta “Torre di Sfinale”, si prosegue e ci si addentra nella pineta, qui si intrecciano formazioni di lentisco, rosmarino, capperi e mirto. Lungo il tragitto si farà tappa al “Riparo Sfinalicchio”, senza dubbio, la migliore e più articolata espressione di arte parietale graffita e incisa, attualmente conosciuta, in Italia meridionale. Alla fine del percorso si farà tappa in un’azienda agricola per un pic-nic a base di prodotti tipici.